Come funziona l’imposta di mutazione in Vallese?
- Come funziona l’imposta di mutazione in Vallese?
- Quanto costa realmente l’imposta di mutazione in Vallese?
- Quando e come si paga l’imposta di mutazione?
- Imposta di mutazione, onorari notarili, registro fondiario: come non confondere il tutto?
- Imposta di mutazione e plusvalenza immobiliare: il legame da conoscere
State per acquistare un immobile in Vallese e desiderate saperne di più sull’imposta di mutazione di questo cantone? Questa percentuale, prelevata al momento del trasferimento di proprietà, varia a seconda del comune e del tipo di transazione.
In questo articolo vi spieghiamo come viene calcolata questa imposta, chi la deve pagare e quali differenze esistono tra i vari comuni.
Come funziona l’imposta di mutazione in Vallese?
Questa imposta, legata al trasferimento della proprietà dell’immobile, viene prelevata a ogni cambiamento di proprietario ed è incassata dal cantone e dal comune. Il meccanismo è semplice, ma l’importo esatto può variare leggermente a seconda del luogo in cui acquistate.
Una particolarità vallesana: l’aliquota dipende dal comune
Il cantone definisce il quadro generale, ma ogni comune è poi libero di applicare la propria percentuale. È per questo che due immobili venduti allo stesso prezzo possono generare un’imposta di mutazione non esattamente identica a seconda della loro ubicazione.
La base di calcolo: prezzo di acquisto o valore fiscale
Nella maggior parte dei casi l’imposta di mutazione è calcolata sul prezzo di acquisto indicato nell’atto di vendita, ma esiste un’eccezione. Se infatti il prezzo di vendita si discosta troppo dal valore fiscale, le autorità possono far riferimento a quest’ultimo per evitare una sottovalutazione artificiale. Si tratta di un caso piuttosto raro, che si presenta soprattutto nelle vendite intra‑familiari o nelle transazioni nettamente al di sotto del valore di mercato.
Per chiarire questo punto vi consigliamo di rivolgervi al vostro notaio.
Chi paga l’imposta di mutazione?
Anche se non esiste un obbligo legale in tal senso, nella pratica è quasi sempre l’acquirente a pagare l’imposta di mutazione. Se desiderate discostarvi da questa prassi, è quindi importante che ciò sia indicato nero su bianco nell’atto di vendita.
Quanto costa realmente l’imposta di mutazione in Vallese?
Sappiamo che è difficile proiettarsi senza cifre. Una volta conosciuto l’ordine di grandezza applicato nel cantone e l’ampiezza delle variazioni tra i comuni, l’imposta di mutazione diventa piuttosto semplice da stimare.
In Vallese l’imposta di mutazione si situa generalmente tra l’1 % e l’1,5 % del prezzo di acquisto. Tenete però presente che i comuni sono liberi di applicare l’aliquota minima oppure, al contrario, di aumentarla.
Immaginiamo che abbiate acquistato un immobile a 500’000 CHF:
- se l’imposta di mutazione è fissata all’1 % del prezzo di vendita, corrisponde a 5’000 CHF;
- l’1,3 % del prezzo di vendita equivale a 6’500 CHF,
- e l’1,5 % del prezzo di vendita significa pagare 7’500 CHF.
Quando e come si paga l’imposta di mutazione?
Come detto, l’imposta di mutazione interviene al momento del trasferimento di proprietà, cioè poco prima dell’iscrizione ufficiale dell’acquirente nel registro fondiario.
Il notaio incassa l’importo
Non pagate direttamente il comune o il cantone. È il vostro notaio che raccoglie tutte le somme necessarie per finalizzare la transazione, tra cui:
- l’imposta di mutazione,
- le tasse del registro fondiario,
- gli onorari notarili.
Una volta che tutto è stato pagato, il notaio procede alla mutazione nel registro fondiario e diventate definitivamente proprietari del vostro immobile. Potete finalmente proiettarvi nella vostra nuova casa e immaginare tutto ciò che desiderate!
Imposta di mutazione, onorari notarili, registro fondiario: come non confondere il tutto?
Spesso si mette tutto nello stesso calderone, anche se questi costi non hanno né la stessa funzione né la stessa logica.
Distinguerli permette di capire meglio dove va a finire il vostro denaro e, soprattutto, di sapere che cosa varia da un comune all’altro… e che cosa invece rimane fisso.
L’imposta di mutazione: la tassa legata al cambio di proprietario
È la parte che dipende dal comune. Corrisponde a una percentuale del prezzo di acquisto ed è proprio questo importo a variare da un paese all’altro, talvolta in modo significativo, anche per immobili simili.
Gli onorari del notaio: la prestazione
Il notaio non riscuote un’imposta, ma degli onorari per il suo lavoro:
- preparazione dell’atto,
- verifiche giuridiche,
- coordinamento dei pagamenti,
- iscrizione nel registro fondiario.
In Vallese questi onorari si aggirano generalmente tra lo 0,5 % e lo 0,7 % del prezzo dell’immobile e sono relativamente stabili, indipendentemente dal comune.
Il registro fondiario: l’iscrizione ufficiale
Ultima voce: le tasse del registro fondiario. Si tratta di una tariffa amministrativa che si situa intorno allo 0,2 % del prezzo di acquisto. In questo caso non varia in funzione del comune, ma secondo il tariffario ufficiale del cantone.
Un esempio per visualizzare il tutto
Per un’abitazione acquistata a 500’000 CHF, i costi possono essere ad esempio i seguenti:
- Imposta di mutazione (1,5 %): 7’500 CHF
- Notaio (0,7 %): 3’500 CHF
- Registro fondiario (0,2 %): 1’000 CHF
Si prega di notare che questi importi sono forniti a titolo puramente indicativo e non devono essere utilizzati come valori di riferimento.
Imposta di mutazione e plusvalenza immobiliare: il legame da conoscere
L’imposta di mutazione interviene al momento dell’acquisto, mentre l’imposta sull’utile immobiliare entra in gioco solo al momento della rivendita. Si tratta quindi di due momenti completamente diversi, che tuttavia possono alleggerire in modo significativo il vostro carico fiscale al momento della vendita.
L’imposta di mutazione fa parte dei costi deducibili
Quando rivendete un immobile con una plusvalenza, il Vallese vi permette di dedurre alcuni costi legati all’acquisizione. L’imposta di mutazione ne fa parte, al pari di:
- gli onorari notarili,
- le tasse del registro fondiario,
- i lavori di ristrutturazione documentati,
- e le provvigioni d’agenzia.
In altre parole, più elevati sono i vostri costi di acquisizione, più si riduce il vostro utile imponibile.
Una scala che dipende dal guadagno… e soprattutto dal tempo trascorso
In Vallese l’imposta sull’utile immobiliare è calcolata in funzione di:
- l’importo della plusvalenza,
- la durata di detenzione dell’immobile,
- più a lungo mantenete l’immobile, più l’aliquota si riduce.
Se ci si riferisce alla scala ufficiale 2025:
- una rivendita molto rapida può essere soggetta a un’aliquota che può arrivare fino al 19 % o più,
- se mantenete l’immobile per diversi anni, l’aliquota viene ridotta e può scendere fino a circa il 3 % oltre i 25 anni.
Ciò spiega perché i costi di acquisizione hanno un impatto più visibile nelle rivendite ravvicinate, mentre, nel caso di una vendita dopo alcuni anni, l’imposta di mutazione riduce immediatamente la base imponibile.
Un piccolo esempio per capire
Supponiamo che acquistiate un immobile a 500’000 CHF e che lo rivendiate qualche anno più tardi con un utile di 80’000 CHF. Se i vostri costi di acquisizione riconosciuti ammontano a 12’000 CHF (imposta di mutazione + notaio + registro fondiario), allora:
- utile lordo: 80’000 CHF
- utile imponibile: 68’000 CHF
Non riducete l’aliquota, ma la base imponibile. In ambito fiscale, questo fa tutta la differenza.



